Statuto della Torre d'Andrea
REDAZIONE DEL 1534
La prima "Riformanza ordinata e confirmata per li quindice homene della Torre d'Andreia", eletti dell' Illustrissimo Signore Braccio Baglioni reca la data del 4 febbraio del 1534.
Si tratta, praticamente, dello Statuto del Castello, anche se quasi tutte le norme in esso previste riguardano i "Danni dati", cioè le relative punizioni e pene.
I primi articoli di tale normativa stabiliscono le modalità di pagamento e riscossione delle pene pecuniarie.
Seguono i vari articoli che prevedono i diversi danni e sanciscono le relative pene.
Molti di essi saranno ripresi e modificati nel testo più dettagliato dello Statuto definito dal marchesato della Torre d'Andrea, approvato nel 1549.
REFORMANZA DEL 1549
Il 31 luglio 1549 Braccio Baglioni approvava la "Reformanza facta per la Comunità della Torre d'Andrea al tempo del priorato de Briello e de Rofino".
Si tratta del nuovo e definitivo testo dello Statuto del Castello, consistente in ben ottanta articoli, anche questi quasi tutti riguardanti i "Danni dati".
Solo pochi, infatti, riguardano le altre materie: i testamenti, la dote delle figlie da maritare, l'eredità, i confini delle singole proprietà, la vendita di stabili, l'imposizione delle imposte.
Questo testo è di singolare importanza storica in quanto costituisce l'unico esempio di simili costituzioni nel contado dell'attuale Comune di Assisi e risulta anche di notevole valore linguistico, in quanto scritto nel volgare del tempo.
Sigillo dell'Archivio della Torre